CER, strumento di miglioramento rating ESG per il bilancio di sostenibilità

COMUNITA’ ENERGETICHE, PATTO DI SOSTENIBILITA’ SOLIDALE

Le così dette “Comunità di energia rinnovabile” (Cer), con una capacità massima fino a 1 megawatt, stanno per essere istituite dopo un lungo iter, avviato con l’emanazione del decreto legislativo 199, una disposizione su misura che circa tre anni fa ne ha ampliato il campo di azione. Successivamente, il decreto ministeriale è entrato in vigore il 24 gennaio 2024, una volta completata la registrazione presso la Corte dei Conti e ottenuta l’approvazione dalla Commissione europea: da quella data, entro un mese, il Ministero dello Sviluppo Economico stesso deve ratificare le norme operative, su proposta del GSE e previa verifica da parte dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

Formalmente, una Cer è “un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, inclusi i comuni, le cooperative, gli istituti di ricerca, le organizzazioni religiose, le organizzazioni del terzo settore e di tutela ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti posseduti da uno o più soggetti associati alla comunità. In una Cer, l’energia elettrica rinnovabile può essere condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, situati all’interno dello stesso contesto geografico, grazie all’utilizzo della rete nazionale di distribuzione dell’energia elettrica, che consente la condivisione virtuale di questa energia”.

Comunità energetiche – Il patto di sostenibilità solidale
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Daniela Berardi

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